Intervista al Direttore Sportivo Bvolley Romagna, Sanzio Sacchetti!
01-01-2018 04:00 - Interviste
Come è nato il progetto BVolley Romagna?
Ufficio Stampa BVOLLEY ROMAGNA
Ho conosciuto il BVolley da genitore, non ho mai giocato a pallavolo ma ho avuto la fortuna che la mia figli primogenita fu selezionata da questo "BVolley", all´epoca agli albori, e ancora poco conosciuto. Mi sono così avvicinato a questo mondo vivendolo inizialmente come genitore ma conoscendo "belle" persone con tanti buoni propositi e sani principi. Beh... non ne sono più uscito e solo da pochi anni collaboro con Marco Balducci per lo sviluppo di questo meraviglioso progetto chiamato BVOLLEY.
Quali sono i punti di forza del BVolley e quali le criticità da migliorare?
Uno dei punti di forza è sicuramente il "gruppo". Un gruppo formato principalmente dai Presidenti delle società che compongono il BVolley, Presidenti che credono nel progetto, e con i quali ci confrontiamo periodicamente. Nel "gruppo" ci sono poi tutti nostri preziosissimi collaboratori, linfa vitale per tutti noi. Nel gruppo non possiamo poi dimenticare i nostri tecnici, le atlete e i rispettivi genitori. Diciamo quindi che il gruppo BVolley è formato davvero da grandi Persone (non a caso con la P maiuscola). Le criticità... penso nulla sia perfetto e che tutto sia migliorabile, quindi è naturale che anche il nostro gruppo abbia ancora qualche criticità da analizzare ed eliminare.
Quali sono i segreti per tenere unite così tante società in un unico progetto?
Non credo esistano segreti particolari. Come ho già risposto alla precedente domanda, la differenza la fanno esclusivamente le persone, ed il BVolley è formato veramente da persone serie, volenterose e competenti.
Come è il rapporto tra Marco Balducci e Sanzio Sacchetti?
Con Marco c´è un ottimo rapporto, ci sentiamo spessissimo, anche svariate volte al giorno, e ci confrontiamo ovviamente sia sul progetto BVolley sia su tante altre cose. Come dico sempre Marco è un "vulcano", sforna continuamente nuove idee, ed ovviamente ci confrontiamo ed alcune cose vengono avvallate ed altre meno; ma la cosa fondamentale è che tra noi esiste un reciproco rispetto, che va oltre la pallavolo e che ci sia sempre questo confronto leale, sincero e costruttivo.
Quali sono state le difficoltà maggiori nella preparazione di questa stagione?
Quest´anno le squadre BVolley non sono più formate da ragazze di un´unica annata, ma i gruppi sono formati da ragazze di almeno un biennio. Purtroppo questa decisione ha inevitabilmente provocato la dolorosa esclusione di qualche atleta e questo, credetemi, è sempre un passaggio molto, molto difficile da percorrere.
Come valuta fino ad ora questa stagione?
Direi molto positiva. Non nascondo che inizialmente qualche dubbio ad inizio stagione lo nutrivo, ma anche stavolta l´amico Balducci ha avuto la giusta intuizione ...
Cosa manca o cosa si potrebbe fare per alzare ulteriormente l´asticella di qualità del gruppo BVolley?
Innanzitutto continuerà la collaborazione tra BVolley e Volleyrò, prestigiosa società romana. L´uscita dalla pluri-scudettata società romana del Prof.Giuseppe Bosetti ci ha portato in Romagna un altro grandissimo coach che risponde al nome di Luca Cristofani. Luca è una grandissima persona, e il suo apporto quest´anno sarà per noi un importantissimo valore aggiunto. Poi per "alzare l´asticella" abbiamo in cantiere qualche interessante idea che stiamo studiando e analizzando, ma ancora è presto per parlarne.
Un pensiero sullo staff tecnico di quest´anno...
Direi che lo staff tecnico è di assoluto livello. Io non sono un tecnico e quindi mi permetto di valutare esclusivamente le persone. Giacomo Gentili (per tutti Jeck) è la persona che più di chiunque altro mi ha fatto innamorare di questo magnifico sport. Da lui ho potuto apprezzare e imparare tantissimi valori che la pallavolo può e deve insegnare ai nostri giovani. Considero Jeck oltre che un grande allenatore un grandissimo educatore. Cardone Vittorio è l´ultimo arrivato nella famiglia BVolley ma è innegabile che è un veterano, un grande esperto e ha fatto sempre benissimo in qualsiasi società abbia lavorato. Quest´anno ho avuto la fortuna di poterlo seguire da vicino durante gli allenamenti, il suo rapporto con le ragazze, sia le giovanissime che le 18enni, e sono rimasto estremamente colpito dal suo carisma. Zanchi Alessandro, che allena il gruppo Riccione BVolley, è un ragazzo di grandissime competenze tecniche, e quest´anno abbiamo fortemente voluto un suo ritorno nella famiglia BVolley. Ma vorrei ricordare che da quest´anno tutte le nostre squadre hanno almeno un 2° allenatore e un preparatore atletico. Anche queste persone sono importantissimi e stanno facendo un lavoro egregio, formando uno staff tecnico di assoluto prestigio.
Rappresentate un gruppo che svolge prevalentemente un importante lavoro nel settore giovanile; come gestite il rapporto con le famiglie?
E´ innegabile che, giustamente, ogni genitore abbia piacere il meglio per il proprio figlio. In questi ultimi anni le famiglie sono sempre più presenti e questo non lo considero affatto un difetto ... anzi. Proprio per questo il BVolley organizza con i genitori almeno un paio di riunioni annuali, dove vengono presentati i progetti o dove si valuta quello che si è fatto o si sta facendo. Credo che sia fondamentale la chiarezza e il rispetto. Chiarezza, perché è nostro dovere tenere informate le famiglie su ciò che si sta facendo. Rispetto, perché credo sia giusto che anche le famiglie capiscano che tutto quello che stiamo cercando di fare, lo facciamo esclusivamente per il bene dei loro figli. Non nego che durante tutto l´anno sportivo mi capita sovente di incontrare genitori per chiarire loro qualche dubbio o per fare chiarezza su qualche dinamica; questo per dimostrare che per noi è importantissimo essere sempre chiari e sinceri con tutti.
Il momento più emozionante nel mondo BVolley?
Sarebbe scontato dire le vittorie, ma per me non sono affatto questi i momenti che mi hanno colpito maggiormente. Non mi vergogno a dire che i momenti più emozionanti sono vedere la felicità negli occhi dei ragazzi quando sono in palestra, oppure incontrare in palestra qualche genitore che ti ringrazia per quello che stai facendo, ma i momenti più emozionanti sono stati ricevere messaggio (dal vivo o per messaggio telefonico) di qualche ragazzina che esprime tutta la sua gratitudine e felicità per quello che sta vivendo e per quello che sta provando, grazie all´impegno di tutti noi. Credetemi questi saranno per sempre segnali indelebili che porterò con me.
Cosa diresti ad un ragazzo/a che intende avvicinarsi al mondo della pallavolo?
Solamente 2 cose. La prima di divertirsi e vivere il momento. La seconda che la pallavolo è assolutamente una "scuola di vita", tutto quello che si vive in palestra è lo specchio della vita quotidiana. Le regole da rispettare, i sacrifici, il rispetto per i compagni e gli avversari, la felicità per una vittoria o un gesto atletico ben eseguito, il gruppo che si forma, la compattezza dello stesso ... potrei proseguire ancora .... Ma potrei riepilogare il tutto dicendo che la pallavolo ci insegna tantissimi valori utili poi nella vita di tutti i giorni.
Un messaggio per i tifosi.
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Il messaggio è per tutti non solo per i tifosi. Vorrei semplicemente augurare a tutti un felicissimo e sereno 2018!
Ufficio Stampa BVOLLEY ROMAGNA